Le catacombe di S. Cristina sono generalmente aperte tutti i giorni fino a un ora prima della chiusura della Basilica (salvo alcune occasioni speciali della parrocchia, come i giorni della festa di S. Cristina (23 - 24 luglio) quando è aperto accesso gratuito alla tomba della santa, mentre le catacombe rimangono chiuse).
La visita alle catacombe offre un percorso alle radici della nostra fede, alle radici della comunità cristiana di Bolsena. Il percorso comincia davanti l'altare del Miracolo Eucaristico, passando poi attraverso i secoli, accanto al sarcofago di S. Cristina nella cripta (costruita dopo la riscoperta della tomba il 5 agosto 1880) della basilichetta ipogea (prima metà del X secolo). Di là accesso alla galeria principale delle catacombe (AD 250-600), con le sue ramificazioni a forma di albero di natale, con le galerie più lunghe quelle più vicine alla tomba della santa, a motivo della fiducia che gli antichi ponevano nella presenza della sepoltura di S. Cristina. Sapevano infatti, che nell'ultimo giorno, giorno del giudizio, il Cristo viene a portare i santi in cielo. In quella occasione tutti volevano farsi trovare vicini ai santi, sperando nella misericordia di Colui che ha dato la sua vita in riscatto per molti.
Nella catacomba troviamo 1600 sepolture, tra cui poche ad arcosolio (tombe familiari). Mentre circa 1100 tombe sono state aperte e ripulite, le altre sono ancora chiuse. La maggior parte delle tombe non reca particolari segni di riconoscimento o scritte. Solo alcune erano dipinte (oggi si vede solo il volto di una ragazza nella prima pila delle tombe subito a sinistra dall'ingresso) o portavano scritte a colori, di cui unica ancora interamente leggibile è quella di Cestronia Castoria dell'anno 406, in corsia principale. Alcune portavano epigrafi in marmo, che furono, nella ristrutturazione della basilichetta ipogea nella prima metà del X secolo, usate come pavimentazione della nuova basilichetta e oggi possiamo leggere alcune di queste antiche testimonianze nel piccolo museo della catacomba adiacente alla grotta chiamata sepolcreto longobardo (sec. VII). Alcuni dei testi delle epigrafi, con traduzione e breve commento, si possono trovare anche su questo sito.
Il percorso guidato in gruppo dura 30-60 minuti, in base all'afflusso e interesse dei visitatori. I singoli visitatori o piccolissimi gruppi vengono dotati di una breve guida stampata disponibile in varie lingue, con una spiegazione introduttiva prima dell'entrata in catacomba. (Ai tempi di COVID è suggerito di ridurre la durata della permanenza in catacomba a 15 minuti).
I biglietti hanno costo di € 5 (per ragazzi fino a 16 anni € 3, bambini fino a 7 anni gratuito.). Per gruppi da 10 persone in su conviene fare una prenotazione. Nei giorni di maggior afflusso possono generalmente entrare due gruppi in contemporanea con un percorso inverso.
Nelle catacombe non è permesso fare foto / video. (L'autorizzazione a fare foto va concordata direttamente con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e prevede supervisione dell'esperto della stessa durante la ripresa).
NORME E TARIFFE PER LE RIPRESE FOTOGRAFICHE
* L’autorizzazione per le riprese fotografiche verrà concessa esclusivamente nel caso in cui il soggetto da fotografare non sia già presente presso l’Archivio Fotografico.
Per ottenere l’autorizzazione ad effettuare riprese fotografiche in catacomba bisogna attenersi alle seguenti regole:
a) con almeno 20 giorni di anticipo, dovrà essere presentata una richiesta scritta indirizzata al Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, – 00120 Città del Vaticano – tel. +39 06 4465610; +39 06 4467601; fax +39 06 4467625; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ;
b) addebito giornaliero per singolo monumento di € 160,00 per l’accesso e la presenza di un fossore per la durata massima di 2 ore oltre la quale dovrà essere corrisposto un importo di € 25,00 per ogni ora o frazione di ora in eccedenza. Tale pagamento dovrà essere effettuato entro e non oltre 5 giorni prima della data stabilita per le riprese fotografiche presso gli uffici della Commissione